Caciocavallo impiccato: un formaggio tipico del sud Italia

Il caciocavallo impiccato è un formaggio tradizionale della cucina meridionale italiana, in particolare delle regioni Puglia e Calabria. Si utilizza un caciocavallo stagionato di circa 4 mesi.

Viene poi appeso a delle corde per continuare la stagionatura e ottenere quella particolare forma allungata che gli ha dato il nome. Il caciocavallo impiccato è prodotto con latte vaccino e ha una pasta filata e compatta, con un sapore deciso e aromatico.

La provenienza del caciocavallo impiccato è importante per garantirne la qualità e la tipicità. Infatti, esistono diverse varietà di caciocavallo prodotte in Italia, ma solo il caciocavallo impiccato prodotto nella Puglia e nella Calabria può essere considerato il vero caciocavallo impiccato, grazie alla sua produzione tradizionale e alla sua tipicità.

La storia del caciocavallo impiccato

La storia del caciocavallo impiccato risale al tempo delle antiche civiltà greche e romane. Secondo la leggenda, gli antichi pastori greci e romani utilizzavano corde per appendere il caciocavallo alle loro selle durante i loro viaggi per tenerli freschi e pronti da mangiare. Questa tecnica di conservazione è stata poi adottata in Italia, soprattutto nella regione meridionale, dove il formaggio è diventato un alimento essenziale nella dieta quotidiana.

Come viene prodotto il caciocavallo impiccato

Il processo di produzione del caciocavallo impiccato è piuttosto complicato e richiede molta attenzione e cura. Il latte viene prima riscaldato e poi viene aggiunto il caglio, una sostanza che fa coagulare il latte.

Dopo qualche ora, il cagliata viene tagliata in piccoli pezzi e posta in stampi a forma di pera. A questo punto, il formaggio viene immerso in una salamoia e lasciato a stagionare per almeno due mesi. Durante la stagionatura, il caciocavallo viene appeso a delle corde per farlo asciugare e maturare.

Come gustare il caciocavallo impiccato

Il caciocavallo impiccato è un formaggio dal sapore intenso e aromatico, perfetto per accompagnare molti piatti della cucina italiana. Può essere gustato da solo come antipasto, oppure utilizzato come ingrediente principale in molte ricette, come ad esempio le orecchiette con cime di rapa e caciocavallo impiccato.

Quale vino abbinare?

Certamente, un buon abbinamento per il caciocavallo impiccato potrebbe essere un vino rosso robusto come il Primitivo di Manduria o il Negroamaro del Salento, entrambi prodotti nella stessa regione del caciocavallo impiccato, la Puglia.

Questi vini hanno un sapore intenso e tannico che si sposa perfettamente con il sapore forte del formaggio, creando un abbinamento perfetto per un pasto tipico del Sud Italia. Tuttavia, si consiglia sempre di abbinare il vino al proprio gusto personale e alle proprie preferenze.

Con quale pane servire?

Il caciocavallo impiccato si sposa perfettamente con il pane casereccio e rustico della tradizione meridionale italiana. In particolare, si consiglia di servire il formaggio con il pane di Altamura, un pane tipico della Puglia, conosciuto per la sua crosta spessa e la sua mollica compatta e profumata.

Il pane di Altamura ha un sapore deciso e rustico che si sposa perfettamente con il gusto forte e intenso del caciocavallo impiccato. Tuttavia, è sempre possibile scegliere il pane in base alle proprie preferenze personali.

E’ nutriente?

Il caciocavallo impiccato è un formaggio molto nutriente e contiene una vasta gamma di nutrienti importanti per la salute del nostro organismo. Oltre alle proteine, che costituiscono il 26% del prodotto, il caciocavallo impiccato è una fonte importante di calcio, un minerale essenziale per la salute delle ossa e dei denti. C

ontiene anche vitamina A, vitamina B12 e vitamina K2, che contribuiscono alla salute della pelle, alla funzione nervosa e alla coagulazione del sangue. Inoltre, il caciocavallo impiccato è una buona fonte di minerali come fosforo, selenio e zinco, importanti per il metabolismo e la salute generale dell’organismo. Tuttavia, come ogni alimento, è importante consumare il caciocavallo impiccato con moderazione e in combinazione con altri cibi nutrienti per garantire un’adeguata assunzione di tutti i nutrienti necessari.

Ma l’apporto calorico?

Il caciocavallo impiccato è un formaggio piuttosto calorico. 100 grammi di caciocavallo impiccato contengono circa 392 calorie. Questo formaggio è anche ricco di grassi, con una quantità di circa 30 grammi di grassi ogni 100 grammi di prodotto.

Tuttavia, il caciocavallo impiccato è anche una fonte importante di proteine, con circa 26 grammi di proteine ogni 100 grammi di prodotto. Come per ogni alimento, è importante consumare il caciocavallo impiccato con moderazione all’interno di una dieta equilibrata e varia.

Come conservarlo

Per conservare il caciocavallo impiccato in modo ottimale, è consigliabile avvolgerlo in carta per alimenti o in un canovaccio di cotone e riporlo in un luogo fresco e asciutto, lontano dalla luce diretta del sole e da fonti di calore.

È importante evitare di conservare il formaggio in frigorifero, in quanto la temperatura troppo bassa può comprometterne la qualità e il sapore. Il caciocavallo impiccato può essere conservato per diverse settimane, purché sia mantenuto al riparo dall’umidità e dalle fonti di calore.

Prima di consumarlo, è consigliabile lasciare il formaggio a temperatura ambiente per alcuni minuti per permettere ai sapori di svilupparsi appieno.

In conclusione

In conclusione, il caciocavallo impiccato è un formaggio molto apprezzato nella cucina meridionale italiana. La sua storia e la sua produzione sono legate alle antiche tradizioni dei pastori, che utilizzavano le corde per conservare il caciocavallo durante i loro viaggi.

Oggi, questo formaggio è diventato un simbolo della cultura culinaria italiana e viene apprezzato in tutto il mondo per il suo gusto unico e il suo aroma intenso.